Lady Diana: da Principessa di Galles a Principessa del Popolo


"Se trovi qualcuno da amare nella tua vita, allora aggrappati a quell’amore." cit. Lady Diana





 BIOGRAFIA

Diana nacque nel tardo pomeriggio del 1º luglio 1961 a Sandringham, quarta dei cinque figli.  Quella degli Spencer è una delle più antiche ed importanti famiglie britanniche, con alcuni legami con la famiglia Reale.
Le fu attribuito quel nome in onore di un'antenata degli Spencer, Diana Russell, duchessa di Bedford.
La piccola Lady D.
Diana aveva due sorelle e due fratelli, uno dei quali morì dopo pochi giorni dalla nascita. Questa morte prematura del piccolo, non fece altro che portare la vita coniugale degli Spencer, in una forte crisi. Infatti, quando Diana aveva 7 anni, i genitori si separarono. Sua madre decise di lasciare il marito per seguire l'amante. 
Durante la separazione dei genitori, Diana visse con la madre a Londra, ma dopo qualche mese il padre ottenne la custodia di Diana. 
Da lì a poco, sua padre John, iniziò una relazione con la contessa di Dartmouth. Dal 1975, dopo la morte di suo nonno Albert, Diana ricevette il titolo di Lady e suo padre ereditò quello di conte Spencer.  Successivamente il conte portò sull’altare la contessa di Dartmouth. Ormai diventata contessa Spencer, la donna era continua vittima di scherzi da parte dei figli del marito.
Lady D. adolescente
Diana è stata sin da subito una bambini timida, appassionata di danza, musica e sport, in particolar modo le piaceva il nuoto. Aveva anche un grande amore per i bambini. Infatti, dopo aver frequentato una scuola di perfezionamento, la giovane si trasferì a Londra e iniziò a lavorare come bambinaia in un’asilo.
Nel 1968, dopo aver frequentato la scuola pubblica, Diana venne iscritta al collegio Riddlesworth Hall. A livello scolastico non spiccava tra le più brave, così si trasferì alla West Heath Girls' School, nel Kent,ma anche qui non era tra le migliori, a tal punto da essere rimandata due volte all’esame di maturità.
Come già accennato prima, Lady D. era una grande appassionata di musica, in particolar modo del pianoforte, così da essere riconosciuta e premiata dall’istituto.
Nel 1977 lasciò l'istituto e frequentò per tre mesi l'Institut Alpin Videmanette, una scuola di buone maniere in Svizzera, dove alle studentesse venivano impartite lezioni di etichetta. Diana era inoltre un'ottima nuotatrice e sognava di diventare una ballerina per il Royal Ballet. Studiò infatti danza classica, ma con il passare del tempo dovette rinunciare per via della sua altezza.
Diana fece ritorno a Londra nel 1978, andando a vivere nell'appartamento della madre ormai assente per la sua permanenza in Scozia.
Per i suoi diciotto anni le venne regalato dai genitori un appartamento, che occupò fino al 1981 insieme ad alcune sue amiche. Su suggerimento della madre, si iscrisse ad un corso di cucina, senza però ottenere nessun miglioramento nel campo culinario, e poi lavorò come insegnante di danza all'accademia di Madame Vacani, come guida per i bambini alle prime armi. Ciò finì, quando per una caduta dagli scii, s’immobilizzò una caviglia.

Continuò a fare la governante per la sorella Sarah e l'hostess alle feste, oltre a svolgere per diverso tempo fece anche la tata per una famiglia americana che viveva a Londra.


MATRIMONIO CON IL PRINCIPE CARLO E LA NASCITA DEGLI EREDI AL TRONO
Matrimonio con il Principe Carlo
Era nel 1977 e la giovane Diana durante una battuta di caccia conobbe il principe Carlo, che all’epoca frequentava sua sorella maggiore, Sarah, poi lo rivide altre volte su invito della Regina. Per l’erede al trono d’Inghilterra era ormai il momento di trovare una compagna, soprattutto per le pressioni da parte dell’apprensiva madre che voleva che suo figlio trovasse una giovane di buona famiglia e la prendesse in sposa. I due si incontrarono di nuovo al 30° compleanno del principe e in seguito nell’estate del 1980, ad una festa organizzata nella tenuta di campagna dell’amico Philiph de Pass. Diana era tra il pubblico alla partita di polo alla quale partecipava Carlo e durante il barbecue gli porse il suo conforto per la recente perdita dello zio, Lord Mountbatten. La sensibilità e l’apprensione di Diana nei suoi confronti, colpirono molto il principe, tanto che qualche settimana dopo la invitò alla Royal Albert Hall per assistere al Requiem di Giuseppe Verdi. In quell’occasione però, per formalità e rigore non furono da soli, come chaperon la duchessina ebbe l’onore di avere la nonna, Lady Fermoy. Successivamente seguirono molti altri incontri, tanto che la giovane era molto benvista e ben accolta dalla Regina, dal Duca di Edimburgo e dalla Regina Madre.
Inizialmente la relazione non venne sciorinata ai quattro venti, ma i giornalisti non impiegarono molto a scoprire chi fosse il nuovo amore del principe d’Inghilterra.
Diana da quel momento fu praticamente assediata di continuo dalla stampa, ma questo contribuì ad accrescere la sua popolarità. Nel frattempo gli incontri con Carlo andavano avanti e nei periodi a venire la giovane ragazza fu svariate volte ospite della famiglia reale, con il passare del tempo le testate giornalistiche, i paparazzi e anche il popolo si resero conto che probabilmente la giovane contessa britannica sarebbe stata la futura moglie del principe di Galles.
6 febbraio 1981, ci troviamo presso il castello di Windsor, è il fatidico giorno, finalmente Carlo chiede a Lady D. di sposarlo, lei senza dubitare accettò ma la notizia venne tenuta nascosta per le quattro settimane a venire.
Il fidanzamento venne annunciato ufficialmente poi il 24 febbraio, per quest’occasione la coppia non si fece certo mancare il lusso, infatti Lady Diana scelse un anello in oro bianco con 14 diamanti disposti attorno ad un grosso zaffiro di 12 carati firmato gioielleria Garrad.
Dal 2010, l’anello in questione è al dito di Kate, duchessa di Cambridge e moglie del figlio primogenito di Diana, il principe William.
Dal fidanzamento in poi Diana venne ospitata in una suite all’interno di Buckingham Palace, dove si dedicò a studiare il protocollo reale, i modi di comportarsi a corte, come trattare la servitù, come parlare e muoversi, in particolare nell’arte del comportamento ricevette anche l’ausilio della Regina Madre.
Nonostante le vennero impartiti la formalità e il rigore, Diana dimostrò sin dall’inizio di essere un’anticonformista, di essere vera, genuina, di avere personalità e coraggio.
Infatti, quando presenziò con il suo fidanzato ad un ricevimento importantissimo a Londra, indossò un vestito di chiffon nero, definito “scandaloso” non solo per il taglio, ma soprattutto per la profonda scollatura.
Si racconta che in quell’occasione la principessa Grace di Monaco la prese da parte alla toilette confortandola per aver commesso quel piccolo errore. Inoltre la principessa le diede svariati consigli su come affrontare la pressione dovuta al ruolo che si stava accingendo a svolgere.
Il matrimonio del secolo si svolse mercoledì 29 luglio 1981 nella Cattedrale di San Paolo a Londra, preferita rispetto all’Abbazia di Westminster, perché contenente più posti a sedere.
Abito da sposa di Lady D. con strascico di 7 metri
Alla cerimonia furono partecipi oltre 2.000 invitati tra gli esponenti delle più famose famiglie reali straniere, i politici, i diplomatici, etc. 
Le nozze vennero definite “da favola”, vennero trasmesse in mondovisione e seguite da milioni e milioni di persone.
Il vestito era di quelli fiabeschi, con uno strascico lungo ben sette metri. Durante la cerimonia, all’altare, Diana non espresse il voto di obbedienza al marito, scelta voluta da ambo le parti.
Il principe e la nuova principessa di Galles trascorsero gran parte della loro luna di miele nella villa di proprietà della famiglia Mountbatten, nell’Hampshire, prima di partire per una crociera nel Mediterraneo.
Un anno dopo venne ufficialmente annunciato che Lady Diana era in dolce attesa del primo figlio. Nel 1982 a Sandringhan, dove la Famiglia Reale trascorreva abitualmente il Natale, Diane cadde dallo scalone principale, questo evento che superficialmente venne considerato come accidentale, in realta fu il primo, disperato tentativo di Diana di attirare l’attenzione del marito, che per le partecipare alle sue solite battute di caccia, la lasciava sempre sola.
Il 21 giugno 1982, in un’ala privata del St Mary’s Hospitak, a Londra, diede alla luce l’erede al trono d’Inghiterra, quello che noi conosciamo ormai come principe Wiliam.
Diana fu intransigente sul far nascere il pargolo in un ospedale pubblico anziché a palazzo come tutti gli altri membri della Famiglia Reale.
Due anni dopo, nel 1984 nacque il secondo genito Harry.
Lady D. con i piccoli principi Carlo ed Harry
Tutti, proprio tutti sono erano concordi nel dire che Lady Diana fu una madre esemplare, affettuosa, premurosa, e quando si trattava dei suoi figli era irremovibile sulle sue scelte. Li accompagnava a scuola come ogni altra madre “normale” avrebbe fatto, e la maggior parte delle volte erano i suoi impegni sociali a dover aspettare, perché prima su tutto, ad avere la priorità erano i suoi piccoli.
Durante gli anni ’90 il matrimonio di Diana e Carlo entrò in una crisi talmente forte che l'unica e inevitabile conseguenza fu la separazione. Entrambi i reali iniziarono a dare all’altro la colpa della fine del matrimonio, ma in realtà si potrebbe semplicemente dire che era arrivato il momento che finisse. Le condizioni del loro rapporto iniziarono a aggravarsi intorno al 1985, quando Lady Diana intraprese una relazione con il suo istruttore di equitazione, James Hewitt mentre il principe tornò dalla sua vecchia e fedele amante Camilla Parker-Bowles.
Revenge dress
Nel 1992 il primo ministro britannico John Major, annunciò alla Camera dei comuni che il principe e la principessa di Galles avevano deciso di comune accordo di separarsi.
Il 20 dicembre 1995, in seguito ad un’intervista di Diana su Panorama, Buckingham Palace annunciò pubblicamente che la Regina aveva spedito al principe e alla principessa di Galles una lettera nella quale esigeva che i due divorziassero ufficialmente. 
Il divorzio venne ufficializzato il 28 agosto 1996.
Diana ricevette una buonuscita di 17 milioni di sterline, con la clausola standard nei divorzi reali di non parlare con nessuno degli accordi presi.
Non essendo più legata al principe di Galles, Diana perse il titolo di Altezza Reale assumendo invece quello di Diana, Principessa di Galles. Ma in quanto madre del secondo e terzo in linea di successione al trono, rimase un membro della Famiglia Reale.


LA PRINCIPESSA DEL POPOLO 
La principessa Diana è stata sin da subito un punto di riferimento per il popolo, che oltre a contraddistinguersi per la sua umiltà, ha mostrato molto impegno nel sociale.
Lady D. con Madre Teresa di Calcutta
Infatti a partire dalla metà degli anni ottanta la principessa di Galles divenne madrina di un numero sempre maggiore di enti di beneficenza, registrando numeri record per le sue visite in ospedali e scuole. La principessa sviluppò un forte interesse per alcune cause ignorate dal resto della Famiglia Reale, tra cui l'AIDS e la lebbra, oltre ad essere contraria all'uso di armi contro l'umanità.

Lady D.e la sua lotta contro le mine antiuomo

Nel febbraio 1992, la principessa visitò l'ospizio per i malati e i morenti di Madre Teresa a Calcutta, in India, diventando successivamente una sua carissima amica, oseremmo dire, sua guida spirituale. Durante il suo ultimo anno, Diana offrì un tangibile sostegno alla Campagna internazionale per il bando delle mine antiuomo. La campagna vinse il premio Nobel per la pace nel 1997, pochi mesi dopo la sua morte.








LA TRAGICA MORTE
Macchina distrutta durante l'incidente
31 agosto 1997 Diana, a 36 anni un mese e 29 giorni, rimane vittima di un incidente automobilistico sotto il tunnel del Pont de l'Alma a Parigi, insieme al suo compagno Dodi Al-Fayed, quando la loro Mercedes, guidata dall'autista Henri Paul, si infrange contro il tredicesimo pilastro della galleria. Sabato 30 agosto, a fine serata, Diana e Dodi partono dall'Hôtel Ritz di Parigi, in Place Vendôme, sulla loro Mercedes S 280, seguendo la riva destra della Senna per raggiungere l'appartamento privato di Dodi. Poco dopo mezzanotte imboccano la galleria de l'Alma, seguiti da fotografi e da un cronista. Nello schianto, Dodi Al-Fayed e l'autista Henri Paul muoiono sul colpo. Trevor Rees-Jones, guardia del corpo di Dodi, seduto sul sedile anteriore e il solo ad avere la cintura di sicurezza allacciata, è gravemente ferito ma sopravviverà. Lady D, liberata dal groviglio di lamiere, è ancora viva e dopo i primi soccorsi prestati dal dottor Maillez, per caso sul posto, viene trasportata da un'ambulanza all'ospedale Pitié-Salpêtrière, dove arriva alle 2 circa. A causa delle gravi lesioni interne, viene dichiarata morta due ore più tardi. La conferenza stampa per l'annuncio ufficiale della morte viene fatta alle 5.30 da un medico dell'ospedale, dal Ministro dell'interno Jean-Pierre Chevènement e da Michael Jay, ambasciatore del Regno Unito in Francia. Verso le 14, il principe Carlo e le due sorelle di Diana, Lady Sarah McCorquodale e Lady Jane Fellowes, arrivano a Parigi per l'identificazione e ripartono con la salma della principessa 90 minuti dopo. Nonostante siano passati vent’anni, ci sono ancora dubbi sulle cause dell’incidente, tanto che per molto tempo si è parlato di complotti e verità nascoste, parlando della possibilità che la madre del Principe William e del Principe Harry sia stata vittima di un assassinio messo in piedi dai servizi segreti britannici in quanto con la sua figura e il divorzio dal Principe Carlo (le ultime rivelazioni sul matrimonio dei due dicono che lui non l’avesse mai amata) avrebbe messo in pericolo la stabilità della corona britannica.

(wikipedia⇑)

-Articolo di Vincenzo Siciliani e Rosita De Tommaso
(Contact us by e-mail vincenzosiciliani98@gmail.com detommasorosita@gmail.com)

Commenti

Post più popolari