Carnevale: dall'antico Egitto alla moderna India


> Origine del termine "Carnevale"

Il termine “Carnevale” deriverebbe secondo alcune fonti dalla locuzione latina “carnem levare”, cioè “privarsi della carne”, fenomeno  che si riferiva anticamente al banchetto che si soleva tenere l'ultimo giorno prima di entrare nel periodo di Quaresima, cioè il “martedì grasso” che precedeva il “mercoledì delle ceneri”.
Secondo una diversa interpretazione, “Carnevale” trarrebbe origine dell’espressione sempre latina “carne levamen”, che ha significato analogo alla precedente dicitura, cioè “eliminazione della carne”.
Di significato diverso è invece la terza ipotesi, che fa riferimento all’aspetto più giocoso di questa festività: “Carnevale” potrebbe derivare da “carnualia”, cioè “giochi campagnoli".
Un’altra interpretazione simile è quella del “carrus navalis”, cioè “nave su ruote”, da un rito antico che vedeva una nave sacra portata in processione su un carro, e che indicherebbe gli odierni carri carnevaleschi, ma che prima non erano chiamati tali.

> Il Carnevale nell'antichità 

Poche sono le persone che conoscono le origini di questa amata festa popolare.
Per capire da dove viene, perché e quali siano le sue origini, è giusto fare un passo indietro.
Il Carnevale non è sempre stato come noi lo conosciamo oggi, e soprattutto non è nato come spesso si pensa in un’epoca molto vicina alla nostra. Pensiamo per esempio al fatto che le prime testimonianze di una forma antica di Carnevale risalgono all’antico Egitto, e passano ancora oggi sotto il nome di “Navigium Isidi”.


Il“Navigium Isidi” (“la nave di Iside”) era una sorta di rito in maschera, celebrato come una festa e che riportava alla luce la vicenda della Dea Iside che fece risorgere il suo sposo Osiride dopo aver ritrovato, con estrema fatica e difficoltà tutte le singole parti del suo corpo smembrato. Si festeggiava così una sorta di “resurrezione” dello sposo della dea. Questo evento ricorda sicuramente i festeggiamenti pasquali per la resurrezione di Cristo, proprio perché anticamente questa ricorrenza coincideva con il periodo che oggi è all’incirca quello della Pasqua cattolica.
Il “Navigium Isidi” consisteva in un corteo in maschera in cui un'imbarcazione di legno, il “Carrus navalis” veniva adornato con omaggi floreali per la dea.
Ma perché proprio una nave?! Era in modo simbolico il mezzo usato per traghettare i defunti dal regno dei vivi a quello dei morti. Ecco spiegato anche perché la maggior parte di coloro che partecipavano erano mascherati da demoni dell’oltretomba.
Questa festività che sembrava per lo più essere una sorta di celebrazione del mondo dei defunti venne trasformata dai Romani in qualcosa di più allegro e divertente, infatti ad essere rappresentati non erano più i demoni, ma i personaggi più influenti e importanti dell’impero.
Inoltre durante il mese di febbraio che segnava il passaggio dall’inverno alla primavera, si celebrava un importante avvenimento religioso legato al Dio Saturno, dove era previsto appunto l’uso delle maschere e vi erano rappresentazioni di altro genere.
In più questa celebrazione aveva un’altra funzione, quella di ricongiungere in qualche modo il mondo dei vivi a quello dei morti.
Il passaggio dall'inverno alla primavera permetteva un contatto con il mondo dell'aldilà, i morti richiedevano infatti ai loro cari cerimonie in loro onore.
Analogo successo è da ricercare in Grecia, durante questa festa venivano fatte grandi processioni e rappresentazioni teatrali, le quali radunavano l’intera popolazione.
Non è difficile quindi intuire che le origini di questa festa vadano ricercate in queste tre antiche civiltà:  schiavi e liberi cittadini si riversavano nelle città per far festa con musica, costumi stravaganti e balli sfrenati.

"Moretta" tipica maschera veneziana
in velluto nero

> Il Carnevale in Italia e nel mondo

Tante le città che si vestono di colori, abiti stravaganti e maschere da togliere il fiato, solo alcune riescono a far rivivere la vera magia di questa antica festa.

CARNEVALE DI VENEZIA
Partiamo proprio da Venezia, molto probabilmente il Carnevale italiano più famoso e apprezzato nel mondo.
La prima testimonianza di questa festa risale al 1296 in seguito ad una dichiarazione emanata dal Senato della Repubblica, secondo cui il giorno precedente alla Quaresima era festivo.
Aveva la durata di ben sei settimane, terminando il mercoledì delle Ceneri.
È proprio intorno alla seconda metà del 500 che risalgono i primi carri che, insieme a personaggi mascherati, propongono sfarzose sfilate per tutta la città.
Dopo un periodo di declino, nel anni '70 il carnevale di Venezia torna al suo antico splendore. Ogni anno attira milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

Burlamacco, maschera ufficiale
del Carnevale di Viareggio 
CARNEVALE DI VIAREGGIO
La prima edizione del carnevale di Viareggio risale al 1873, diventando nel corso degli anni un evento spettacolare tra i più belli al mondo.
Fu proprio nei primi anni del '900 che le maschere si animarono a suon di musica per la prima volta grazie ad una banda che trovò posto a bordo di un carro.
Ogni anno il Carnevale di Viareggio irrompe nei teleschermi di tutta Italia, mostrando la spettacolare allegria dei suoi carri.


CARNEVALE DI PUTIGNANO
Carnevale di Putignano 2019,
Il Bacio di Klimt tra due uomini
Il Carnevale di Putignano risale al 1394, quando vennero trasferite le reliquie di Santo Stefano Martire dal Castello di Monopoli.  Una legenda narra che all'arrivo della reliquia, i contadini impegnati nei campi si cosparsero il viso di farina e recitarono scherzi e versi.
Questo carnevale è uno dei più lunghi per durata, infatti comincia il 26 dicembre con una cerimonia in cui la gente dona un cero alla chiesa, per chiedere perdono dei peccati che si commetteranno durante le feste di carnevale.
Il protagonista del Carnevale di Putignano è la maschera di Farinella nata nel 1953. Così chiamata perché fa riferimento ad un cibo molto famoso in queste zone. Si tratta di una farina di orzo tostato e ceci.
La persona che veste da Farinella, indossa un abito verde e bianco con un cappello a due punte e la obbligatoria maschera. Alla fine di ogni punta del cappello e su ogni scarpa ci sono delle campanelle che suonano a festa.


Ampliamo le nostre vedute e vediamo quali sono i Carnevali più famosi a livello mondiale:

CARNEVALE DI GOA, INDIA
Rey Momo 
Il Carnevale di Goa, in India, è probabilmente uno dei più suggestivi al mondo, in parte per l’atmosfera già di per sé particolarissima, in parte per la sua storicità.
Nel corso dei 500 anni di storia di questa tradizione carnevalesca, gli usi indiani si sono incrociati con quelli portoghesi, dando vita ad un evento di straordinaria bellezza.
All’inizio della celebrazione, viene eletto da una commissione, e secondo delle precise caratteristiche un Re del Carnevale, chiamato “King Momo” o “Rey Momo” (cioè "Re del Caos") il quale prende in custodia le chiavi della città e da’ inizio ai festeggiamenti.
Da quanto si racconta, il primo Rey Momo, nonché iniziatore di questo Carnevale fu Timoteo Fernandes, che per la prima volta all’inizio degli anni ‘60 si travestì da Re, e sfilò per il suo villaggio e oltre, su un carro trainato da due buoi, con lacci pagamento musicale di alcuni amici.

CARNEVALE DI NIZZA, FRANCIA
È una delle manifestazioni più belle di Francia,Promenade des Anglais.
ospita quasi un milione di spettatori l'anno provenienti da ogni dove che vedono maschere e carri sfilare su
Sfilata del Carnevale di Nizza
Ogni anno per questo Carnevale, viene scelto un tema, a cui si ispireranno e aderiranno i circa 18 carri straordinariamente colorati che danno vita alla festa. Il tema di questo 2019 è “King Of Cinema” (“Il Re del Cinema”) e sfileranno ben 17 carri.
Di notevole particolarità è la componente floreale di questa celebrazione, infatti ogni certo è adornato con migliaia di fiori provenienti da tutta la Costa Azzurra, in più, una parte fondamentale dei festeggiamenti è quella delle battaglie dei fiori, attesissime da tutti gli spettatori che accorrono a Nizza.

CARNEVALE DI SANTA CRUZ, SPAGNA
Il Carnevale di Santa Cruz de Tenerife (capitale delle Isole Canarie) è uno dei carnevali più belli e celebri al mondo.
Sfilata del Carnevale di Santa Cruz
Tra le varie particolarità che caratterizzano questo Carnevale c’è la sua divisione in due parti della celebrazione: quella “ufficiale” che vede la partecipazione solo di personaggi celebri e gruppi musicali, e quella “in strada” che invece ha una partecipazione decisamente più cittadina e variopinta dalle numerose maschere che colorano le strade della città. È tradizione,
inoltre, ballare fino a notte fonda e giocare d’azzardo.
Alla (pseudo)fine dei festeggiamenti, il divertimento si riprenderà la settimana successiva, detta “della pignatta”, a voler prolungare il divertimento.

Un ringraziamento a Sara Lopriore per la foto del Carnevale di Putignano

  • Articolo di Rosita De Tommaso e Vincenzo Siciliani (For infos and collaborazione contact us by e-mail detommasorosita@gmail.com vincenzosiciliani98@gmail.com)

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