Anna Magnani: Antidiva per eccellenza



"Lasciami tutte le rughe , non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire" 
 - Anna Magnani



Antidiva per eccellenza, Anna Magnani è stata una figura chiave del neorealismo italiano, interpretando con stile inimitabile il personaggio della popolana focosa e sboccata, ma allo stesso tempo sensibile e generosa, incarnazione dei valori genuini di un'Italia minore.
Anna Magnani è ricordata per quella sua inarrivabile e passionale carica umana, che talvolta sfociava in sanguigne manifestazioni di rabbia o di affetto, e che la distinguevano, oltre come inarrivabile interprete, come donna forte e sensibile, anche se profondamente tormentata.

 Il 07 Marzo 1908 nasce Anna Magnani, la futura madre del cinema. Nonostante alcune fonti la facciano nascere ad Alessandria d'Egitto, Anna Magnani ha sempre sostenuto di esser nata a Roma, città dalla quale ha preso tutta la sua grande passionalità e la sua smisurata forza d'animo.
Cresciuta dalla nonna materna in condizioni di estrema povertà, Anna comincia molto presto a cantare nei cabaret e nei night-club romani e contemporaneamente studia all'Accademia d'Arte Drammatica.
Tra il 1929 e il 1932 lavora nella compagnia teatrale diretta da Dario Niccodemi, diventando nell’arco di breve tempo una padrona fissa dei film rivista.
Anna Magnani e Totò

Diviene ben presto uno dei nomi più richiesti del teatro leggero italiano. Inizia a collaborare con artisti del calibro di Vittorio De Sica e Totò, con il quale recita in numerose riviste, come "Quando meno te l'aspetti" (1940) e "Volumineide" (1942), entrambi di Michele Galdieri.
Anna Magnani e Vittorio De Sica

Nel cinema si rivela nel film "Teresa Venerdì" (1941), di Vittorio De Sica, dove interpreta una bizzarra canzonettista. In seguito interpreterà alcune commedie leggere ("Campo de' Fiori", 1943; "L'ultima carrozzella", 1944; "Quartetto pazzo", 1945), fino a quando non esplode completamente la sua popolarità nel film neorealista "Roma città aperta" di Roberto Rossellini, con il quale avrà una burrascosa ma intensa relazione amorosa.
In quest'ultimo film Anna Magnani si rivela interprete dotata di una notevole sofferta sensibilità. Qui incalza il ruolo di Pina, popolana romana che viene uccisa mentre tenta di raggiungere il camion sul quale il suo uomo sta per essere deportato dai nazisti. Accanto ad un grande Aldo Fabrizi, eccelso attore degli anni ’40-‘50, la Magnani rappresenta la redenzione di un popolo, attraverso le sue grandi qualità umane e morali, tanto che la sua interpretazione le farà meritare il primo dei suoi cinque Nastri d'argento.
Nel 1947 interpreta “L’onorevole Angelina”, diretto da Luigi Zampa. In questa nuova avventura interpreta una donna di borgata "chiamata" a far politica, per rappresentare gli interessi della povera gente come lei.
Nel 1948 Rossellini la chiama per interpretare l'episodio La voce umana (tratto dall'atto unico di Jean Cocteau) del film "L'amore" (1948), nel quale l'attrice si cimenta in un appassionato ed angoscioso soliloquio, un grande pezzo di bravura interpretativa, la telefonata di una donna abbandonata dall'amante.
Nel 1951 un altro grande ruolo: quello della donna frustrata che trasmette le sue illusioni ed i suoi sogni infranti nell'impossibile carriera cinematografica della figlia, a costo anche di mettere in crisi il suo matrimonio, nell'amaro "Bellissima" (1951) di Luchino Visconti. Anche questo film le vale un meritatissimo Nastro d'argento. Nel 1952 veste i panni di Anita Garibaldi del film "Camicie rosse".
Anna Magnani che impugna il Premio Oscar vinto
Il 1955 è l'anno in cui Anna Magnani raggiunge il sogno di tutte le attrici: vince il premio Oscar per la sua interpretazione nel film di Daniel Mann, "La rosa tatuata" (The Rose Tatoo, con Burt Lancaster, tratto dal romanzo di Tennessee Williams.
Marilyn Monroe e Anna Magnani
 In seguito sarà interprete di pellicole di media-alta qualità, come "Suor Letizia" (1956), "Nella città dell'inferno" (1958) e "Risate di gioia" (1960), il primo e unico film che la vede accanto al suo vecchio compagno di palcoscenico Totò.
Nel 1962 la Magnani prende parte al film "Mamma Roma" di Pier Paolo Pasolini, un film poco riuscito. Gli anni '60 non le offrono quindi molto a livello cinematografico, così Anna Magnani si rituffa nel teatro, interpretando "La lupa" di Verga, diretta da Franco Zeffirelli, e "Medea" di Anhouil, diretta da Giancarlo Menotti, che la vedono trionfare su tutti i più grandi palcoscenici d'Europa.
Ma ecco che negli ultimi anni Anna Magnani vive un'altra stupenda esperienza artistica, quella della televisione. Tra il 1971 e il 1973 interpreta quattro stupendi film-tv scritti e diretti da Alfredo Riannetti, quali "La sciantosa", "1943: un incontro", "L'automobile" e "...correva l'anno di grazia 1870".
La sua ultima, breve, apparizione sugli schermi è stata nel film "Roma" (1972) di Federico Fellini, nella parte di se stessa.
La grande Anna Magnani muore di cancro a Roma il 26 settembre 1973, all'età di sessantacinque anni, assistita fino all'ultimo dall'adorato figlio Luca.


I PREMI
La Magnani nel corso della sua lunga carriera ha vinto un Premio Oscar, due David di Donatello, cinque Nastri d'Argento, un Globo d'Oro, un Golden Globe, un BAFTA, due National Board of Review, un New York Film Critics Circle Award, una Coppa Volpi a Venezia e un Orso d'Argento a Berlino.



CURIOSITÀ 

  • La Magnani rifiutò il ruolo di protagonista del film La ciociara del 1960: il film (la cui regia era stata inizialmente affidata a George Cukor) avrebbe infatti dovuto vedere Anna Magnani nella parte di Cesira mentre Sophia Loren era stata scritturata per la parte della figlia Rosetta, la Magnani rifiutò il ruolo perché non voleva interpretare la madre di Sophia Loren; a seguito del rifiuto fu dunque proprio la Loren ad interpretare il ruolo di Cesira (che le fruttò l'Oscar nel 1962) al posto della Magnani mentre il ruolo di Rosetta venne affidato all'americana Eleonora Brown. Senza la presenza della Magnani, Cukor rifiutò di girare il film e venne sostituito da Vittorio De Sica.
Stella dedicata alla Magnani sulla Walk of Fame ad Hollywood

  • La Magnani è una delle poche personalità italiane ad avere una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame, la famosa strada di Hollywood dove sono incastonate oltre 2000 stelle a cinque punte che recano i nomi di celebrità onorate per il loro contributo - diretto o indiretto - allo star system e all'industria dello spettacolo.

  • Quando a bordo del Vostok 1, il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin compì la prima rotazione della terra, dichiarò: "Saluto la fraternità degli uomini, il mondo delle arti, e Anna Magnani".

  • A pochi giorni dal suo arrivo in America la stampa dichiara: "In confronto a lei le nostre attrici sono manichini di cera paragonate ad un essere umano". Il Time scrive: "Divina, semplicemente divina".

Articolo di Vincenzo Siciliani  (For infos and collaborations contact me by e-mail vincenzosiciliani98@gmail.com)

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